sabato, Ottobre 4, 2025

Al Teatro Out Off: El Marchionn e la Ninetta. Carlo Porta nel mondo degli ultimi

Due delle poesie più conosciute di Carlo Porta saranno in scena all’Out Off dal 14 gennaio al 9 febbraio, interpretate da due grandi attori, Elena Calegari e Mario Sala, con la regia di Lorenzo Loris. Sulla scena i due si calano rispettivamente nei panni della Ninetta e del Marchionn, personaggi, quasi maschere, di un’epoca passata ma straordinariamente attuali e umani nelle loro debolezze e fragilità.

Mario Sala

Le poesie prendono corpo e vita tra le mani di questi attori. Non sono solo monologhi, ma riescono a ricostruire atmosfere, ambienti e storie di una Milano lontana ma mai dimenticata. E l’operazione riesce con maggiore  efficacia se accanto alle parole del grande poeta milanese si affianca il contributo di una poetessa di oggi, Patrizia Valduga, attenta anche agli aspetti più carnali ed erotici del rapporto tra uomo e donna, che integra e vivacizza ancor di più i suoi versi.

Uno dei critici più noti, Momigliano, inserendo Carlo Porta nel realismo e nel naturalismo letterario, si sofferma specialmente sulla capacità del poeta di ricostruire l’atmosfera dei bassifondi milanesi: “nessuno che abbia dato con così pochi tocchi, raccontando senza descrivere, la sensazione di quella vita in cui miseria, vizio e sporcizia sono una sola cosa” C’è forse in questa descrizione un atteggiamento classista che non coglie in pieno lo spirito del poeta meneghino.

Ricordiamo che il Porta, che tra l’altro fu impiegato alle Finanze, aveva contatto quotidiano con la gente umile, preoccupata di riuscire ad arrivare a fine mese, di sopravvivere, e lui era capace di comprendere le loro miserie al punto di essere consapevole delle ingiustizie che stavano subendo da parte delle classi più abbienti, i politici, il clero, sempre in difesa dei loro privilegi.

Una consapevolezza che spesso sembra venire a mancare, anche oggi, di fronte alla crescente povertà delle classi più povere, da parte di chi avrebbe il compito e, soprattutto, il dovere di assumersene la responsabilità.

Elena Callegari

Certamente, gli uomini e le donne, al di là dei problemi contingenti di carattere economico, vivono la loro vita. Soffrono per amori sbagliati come il Melchiorre, circuito da una donna disonesta, e la Ninetta, una pescivendola raggirata da un giovane che la spinge alla prostituzione. E il Porta ne ricostruisce quasi con affetto le loro parabole non senza ironia, arguzia e partecipazione.

Gli ultimi di cui narra Carlo Porta sono i “vinti” del Verga. Nel primo manca forse, il pessimismo del siciliano, ma entrambi si rendono conto che i ceti più deboli o sono in fondo alla scala sociale o vi finiscono, peggiorando la loro condizione economica ed esistenziale, vittime di regole e poteri ispirati a una sorta di cinico antagonismo che sembra ignorare di proposito la loro stessa esistenza.

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