Molto curiosa la storia che ha coinvolto due tigri indiane, vissuta tra il maschio Ramesh (nome che significa protetto da Vishnu) e la femmina Arundhati (stella del mattino). Sono stati protagonisti di una storia fuori dalla realtà, ma che, secondo le cronache locali, è stata vissuta per davvero.
Arundhati viveva tranquillamente nel parco di Ranthambore, quando alcuni bracconieri uccisero sua madre. La piccola, non ancora adulta, non era in grado di sostentarsi, ma per sua fortuna fu individuata dalle guardie forestali e trattenuta in gabbia sino a quando avrebbe potuto alimentarsi autonomamente.
La stessa sorte capito’ due mesi più tardi a Ramesh. Alcuni cacciatori di frodo uccisero la madre in tutt’altra parte del parco e il poverino non sapeva come nutrirsi. Anche qui la fortuna lo sorresse perché alcuni guardiani, dopo aver avvistato l’animale, lo catturarono e lo nutrirono sino a quando sarebbe diventato adulto.
Non si sa se Ramesh e Arundhati avessero già fatto amicizia da cuccioli. Resta il fatto che le due tigri, giunte in età matura, furono lasciate libere ad alcuni chilometri di distanza l’una dall’altra. Splendide nel loro aspetto, alcune tigri possono raggiungere anche i duecento chili di peso.
Ma il lavoro delle guardie, prima di rilasciarle, fu tutt’altro che semplice perché dovevano insegnare a loro come cacciare. E infatti vennero offerte prede vive, dapprima di piccole dimensioni per poi giungere a pecore e capre e quindi anche a vitelli. Si noto’ che, prontamente, il loro istinto si fece vivo e questo fu il vero segnale per la…libera uscita.
Ovviamente, tramite collari geo-localizzati, vennero attentamente seguite nel loro girovagare. Ed ecco la grande sorpresa: sugli schermi delle guardie fu accertato che Ramesh e Arundhati, dopo alcuni mesi, si erano trovati e avevano messo su famiglia…
E infatti, dopo circa un semestre, Arundhati aveva dato alla luce la prima cucciolata. Ciò ha dimostrato che anche in stato di crescita in cattività, le tigri rimaste orfane dei loro genitori sono altrettanto brave, nel tentativo di procurarsi prede, rispetto a quelle che vivono selvaticamente nelle foreste.