Un breve racconto storico riguardante le città che il prossimo anno saranno al centro di importanti manifestazioni culturali e non solo.
Nel 1947 venne stabilito che il confine tra l’italiana Gorizia e la città facente parte della neonata Jugoslavia, ossia Nova Gorica (si pronuncia Nova Goriza), tagliasse in due parti l’intera area: il centro storico sarebbe appartenuto all’Italia mentre la stazione ferroviaria e alcune zone periferiche sarebbero passate in mano jugoslava.
Per certi versi, questo stato di cose ricordava la divisione dopo Yalta della capitale Berlino (quattro settori governati da Stati Uniti, Inghilterra, Francia e Unione Sovietica). Tito volle dare risalto a Nova Gorica con nuove e moderne costruzioni affinché potesse risultare preminente rispetto alla nostra Gorizia.
Il confine tra le due città rimase praticamente invalicabile per diverso tempo anche se le cronache ricordano che il 13 agosto 1951, per “gentile” concessione del maresciallo Tito, fu consentito ai cittadini jugoslavi, per la sola giornata di domenica, di andare a trovare i propri parenti goriziani, facendo al tempo stesso qualche acquisto o assistere alla messa, manifestazione di culto non concessa in Jugoslavia.
I lettori più anziani rammenteranno che le cose, tuttavia, sarebbero migliorate quando Lubiana entrò nell’Unione Europea nel 2004 e successivamente, nel 2007, quando si concretizzò l’adesione all’area Schengen. Ormai, qualsiasi tipo di delimitazione confinaria venne finalmente abbattuto e, infatti, anche al vecchio valico di Casa Rossa non fu più necessario sottoporsi a particolari controlli.
Tutta la storia che abbiamo brevemente narrato non fa altro che cedere pienamente il passo davanti alla Capitale Europea della Cultura Gorizia-Nova Gorica che scatterà il prossimo anno. Si tratterà in sostanza di un programma autenticamente transfrontaliero che riguarderà arte, spettacoli e manifestazioni varie di cultura, anche nel segno di una rafforzata amicizia italo-slovena.
Verranno tra l’altro organizzati concerti, spettacoli e persino “passeggiate culturali”, rendendo omaggio, per esempio, a Giuseppe Ungaretti, al poeta sloveno France Presener, al pittore Andy Warhol, al celebre fotografo Steve McCurry.
Tra i concerti figureranno autorevoli presenze come Sting, i Massive Attack e Alanis Morissette.