di G.P.
Fino a domenica 19 gennaio 2025 le sale al primo piano del MEET | Digital Culture Center di Viale Vittorio Veneto 2 ospitano “Living in the (Un)Real“, la prima mostra personale in Italia del new media artist taiwanese Hsin-Chien Huang.
Prodotta dal MEET | Digital Culture Center, in collaborazione con la Rappresentanza di Taipei in Italia – Ufficio di Milano, la mostra si configura come un viaggio immersivo tra installazioni interattive ed esperienze di realtà virtuale che affrontano temi di grande attualità come sorveglianza, privacy e potere trasformativo dell’Intelligenza Artificiale.
L’esposizione si apre con l’opera in VR “Samsara“, che esplora il concetto buddista del ciclo infinito di nascita, morte e rinascita, ambientandolo in un mondo post-apocalittico. Attraverso l’esplorazione virtuale con avatar diversi di realtà differenti, il visitatore è invitato a riflettere sulla condizione dell’umanità contemporanea e sulle crisi ambientali che affliggono la Terra.
La seconda opera è “Bodyless“, un viaggio intimo e personale nei ricordi dell’artista, basato sulle storie che la madre gli raccontava quando era bambino, e che si intreccia con il tema più oscuro e universale della sorveglianza e del controllo dell’identità dell’essere umano attraverso la tecnologia.
La terza opera, intitolata “Shall We Dance, Milano?“, è stata pensata appositamente per il MEET e per la città di Milano, e permette al pubblico di interagire con l’architettura della città, fondendosi con i suoi edifici e palazzi, e diventando parte integrante del tessuto urbano.
“Omni Channels” è la quarta opera in mostra, che invita lo spettatore ad immergersi in una dimensione alternativa, dove i confini tra il reale e il vistruale si fondono, e le identità si scompongono fino alla completa dissoluzione, per dare vita ad un mondo in cui privacy e invisibile diventano materiali artistici.
Il percorso espositivo di “Living in the (Un)Real” si conclude nella Sala Immersiva con l’opera intitolata “The Eye and I“, che esplora il tema della sorveglianza attraverso i secoli, con la colonna sonora a cura del musicista francese Jean-Michel Jarre. Attraverso l’esperienza VR, lo spettatore assume il ruolo di un detenuto all’interno di una prigione con 12 celle, ciascuna delle quali rappresenta un’epoca storica diversa della sorveglianza.
La mostra “Living in the (Un)Real” è visitabile presso il MEET | Digital Culture Center di Viale Vittorio Veneto 2, da mercoledì a domenica, dalle ore 15 alle 19. Prezzo del biglietto: intero 12€, ridotto 10€ per giovani fino a 25 anni e anziani sopra i 65 anni.