E’ stato in effetti l’ultimo duca di Milano indipendente ed era il figlio minore di Ludovico il Moro e Beatrice d’Este. Nato nel 1495, perse la mamma a soli due anni e pure la sorellastra Bianca Giovanna, alla quale era molto legato, figlia illegittima e poi legittimata, di Ludovico e di Bernardina de Corradis.
Diventato duca, attraversò parecchie vicissitudini politiche, tra le quali gli innumerevoli contrasti con l’imperatore Carlo V. Ma nel 1529, ottenuti nuovamente i possedimenti che aveva perso, avviò trattative per riappacificarsi con l’imperatore. L’operazione andò a buon fine, anche se essa comportò per lo Stato milanese il pagamento di un pesantissimo risarcimento. Risultato: le casse del ducato si riducevano al lumicino.
A conferma dei ritrovati, buoni rapporti con l’imperatore, Francesco II ebbe in sposa, nel 1534, Cristina di Danimarca, sorella di Carlo V, una ragazza di appena tredici anni. Fasciata in un abito di broccato d’oro, apparve felice ai sudditi milanesi che l’ammirarono per la prima volta, sotto il baldacchino, nella processione che partiva da Sant’Eustorgio per poi raggiungere la Cattedrale.
Ma Francesco II si era nel frattempo gravemente ammalato con febbri continue che l’avevano decisamente fiaccato. Non era pertanto in grado di assistere a tale cerimonia e nemmeno a quelle successive, tanto che esalo’ l’ultimo respiro tra l’1 di novembre e il giorno 2 del 1535.
Occorsero ben 18 giorni per allestire le solenni esequie. Si addobbarono tutte le strade a lutto e poiché non fu possibile conservare la salva in buono stato per un periodo di tempo così lungo, sfilò per le vie semplicemente una sua immagine a bordo del carro funebre.
Con lui si spense la meteora degli Sforza e, da quel giorno, il ducato di Milano risultò “un’appendice periferica della grande Spagna”. Cristina di Danimarca, dopo un lungo periodo di vedovanza, sposò nel 1541 Francesco duca di Lorena. Ma anche il matrimonio con questo duca duro’ poco. Lui si spense quattro anni più tardi.