Domanda
Ho 41 anni. Per alleviare la mia emicrania, mi hanno consigliato di ricorrere all’Agopuntura. Come agisce questa medicina complementare? Quante sedute sono necessarie e quanto durano?
Maria Elena – Arezzo
Risposta
L’emicrania è una patologia potenzialmente invalidante che influisce sulla qualità della vita. Il dolore scatenato è tipicamente monolaterale, solitamente pulsante e spesso è accompagnato da nausea, vomito e ipersensibilità ai suoni e ai rumori. Molteplici sono le ricerche che hanno confermato la validità dell’Agopuntura su questo disturbo: ne riduce il numero, la frequenza e l’intensità delle crisi. Spesso potenzia l’efficacia dei farmaci antiemicranici, consentendo di ottenere la risoluzione dei sintomi laddove in precedenza c’era stato una modesta risposta o totale assenza di risposta, oppure di avere ottimi risultati terapeutici con dosi molto più basse di farmaco. Gli aghi rimangono in posizione per circa 20-30 minuti. Si può avvertire uno stato transitorio di calore o leggero prurito associato ad un profondo relax che spesso addormenta il paziente durante il trattamento. L’Agopuntura si esegue in sessioni, solitamente 6-10, due volte all’anno. I risultati non sono immediati: è necessaria costanza per ottenere benefici che poi però si riveleranno molto duraturi. Dopo le primissime sedute, sarà normale vedere una lieve attenuazione del dolore o persino un leggero peggioramento, si tratta di normali risposte che segnalano come l’organismo stia reagendo al trattamento. Come per altre terapie, ogni organismo può rispondere diversamente all’agopuntura; alcuni soggetti potrebbero non beneficiarne tanto quanti altri. Una seduta ha la durata media di mezz’ora.