venerdì, Ottobre 18, 2024
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Profumo di pesca

La qualità dei prodotti siciliani è online con il progetto Cibelia…

Un viaggio in Sicilia senza spostarsi da casa: freschezza e qualità in tavola 

…Interamente ideato in tutte le sue forme da Francesca Mugavero, Project Manager di Cibelia, il progetto è stato presentato a Caltanissetta lo scorso Settembre nel prestigioso Palazzo Moncada una grandiosa dimora aristocratica barocca appartenente a una delle dinastie feudali più importanti della Sicilia. Cibelia (www.cibelia.it)  ottiene il finanziamento europeo di 250 mila euro per la realizzazione di una serie di attività atte a promuovere l’identità e le eccellenze del territorio e della Pesca di Delia IGP. Sottolinea Mugavero: “Durante la stesura del progetto abbiamo ragionato e soprattutto apprezzato il valore culturale che le produzioni agricole hanno apportato al territorio. Un territorio che si è mostrato pronto, collaborativo e lungimirante dal punto di vista imprenditoriale. Infatti Cibelia darà visibilità ai produttori facendo scoprire ai clienti e agli addetti del settore le caratteristiche di ciascun prodotto proposto”.

Nel dettaglio, parliamo della realizzazione di una piattaforma innovativa, il cui scopo è la promozione e la commercializzazione dei prodotti siciliani (agro-alimentari, forestali, artigianali, manifatturieri) in Italia e all’estero. Insieme al portale anche un’applicazione compatibile con tutti i sistemi android e iOS con le stesse funzionalità della piattaforma. Per l’acquirente, un moderno circuito commerciale, un servizio dispesa online su cui acquistare prodotti di qualità e di stagione, riceverli direttamentea casa e ritrovarli sulla tavola. Per i produttori un modo di far conoscere ed apprezzare il loro lavoro e le specialità del territorio come le pesche nettarine, le albicocche, le mandorle (per citarne alcuni e secondo la stagionalità). Il nome del progetto si ispira sia alla divinità Cibele, la Grande Madre mediterranea di uomini e Dei, ma contiene anche un gioco di composizione tra la parola “cibo” e il toponimo “Delia”,il centro del nisseno da cui parte CibeliaQuindi, in un’unica parola, Cibelia: natura, mediterraneo, cibo salutare, Delia. Va ricordato che gli abitanti di Caltanissetta e dintorni vengono chiamati “nisseni” dal nome dell’antico centro urbano di Nissa che si pensa sia stato fondato dai sicani in epoca pre-greca, grazie al ritrovamento nella zona della Montagna Felice Gebel Habib di un’epigrafe che accenna all’antica Nissa, villaggio dal cui nome derivò quello di Caltanissetta: dall’arabo Qalat-an-Nisa, cioè il Castello delle Donne.

Promuovere i prodotti siciliani attraverso la tecnologia

Il plus di Cibelia? La possibilità, da parte degli utenti, di intraprendere via web un rapporto commerciale nel modello B2B (business to business) e B2C (business to consumer) e di una applicazione compatibile con tutti i sistemi con le stesse funzionalità della piattaforma, come appena detto. Si tratta di un partenariato tra imprese del territorio con l’obiettivo di promuovere le eccellenze del luogo, ma anche di consolidare le relazioni tra gli operatori di filiera. 

Francesca Mugavero

“La tecnologia digitale – continua Francesca Mugavero – dopo un lungo e appassionato percorso di lavoro, ci ha offerto continui spunti di approfondimento e oggi possiamo finalmente celebrare questo successo. La sinergia tra tradizione e innovazione permette di esaltare le caratteristiche dei prodotti e i loro profondo legame con il territorio”. Piattaforma Cibelia, powered by GaiaNet Sxy.

Qualità certifica per un gioiello dell’agro-alimentare siciliano

Nel corso dell’evento di Settembre è stata anche ufficializzata l’acquisizione del marchio IGP della prima azienda che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento: l’Azienda Agricola Di Pasquale Vincenzo attraverso il marchio Donnalia. “Il riconoscimento IGP – dicono Angelo e Vincenzo Di Pasquale – rappresenta un traguardo significativo per l’intero settore agro-alimentare della nostra area. Un successo che attesta l’eccellenza del frutto.  La Pesca di Delia, simbolo di qualità e tradizione, e riconosciuta per le sue qualità è pronta a conquistare nuovi mercati e palati anche a livello internazionale, affermandosi come un’ “ambasciatrice” agricola della Sicilia”. La denominazione IGP garantisce che provenga esclusivamente da questa zona che offre condizioni climatiche e del suolo ideali per la produzione di questo frutto coltivato secondo pratiche agricole che rispettano l’ambiente e valorizzano la biodiversità del territorio. Va evidenziato che l’ “Indicazione Geografica Protetta” è un prestigioso riconoscimento conferito dall’Unione Europea che certifica e garantisce la qualità e l’origine geografica del prodotto.

Pesca di Delia IGP, un riconoscimento grazie alle sue virtù

Simbolo della tradizione agricola siciliana, la coltivazione della Pesca di Delia IGP è profondamente radicata nel territorio e rappresenta un elemento chiave dell’economia locale. Per essere gustata nel pieno delle caratteristiche, va conservata a temperatura ambiente, in luogo fresco e asciutto. Oltre che essere ottima come frutta fresca da tavola, può essere servita cotta, oppure utilizzata per la preparazione di sciroppi, conserve, gelati, marmellate e moltissimi dessert. Ha una polpa dura e un preciso tenore zuccherino, che è dovuto alla pianta, la quale destina al frutto tante sostanze nutritive. Quindi, le caratteristiche che distinguono la Pesca di Delia IGP da tutte le altre, sono il suo sapore dolce insieme alla sua consistenza cremosa. Si raccoglie fino a metà Ottobre.

Cosa vedere a Caltanissetta

Questo capoluogo di provincia conobbe nel passato un periodo di grande sviluppo economico in seguito allo sfruttamento dei giacimenti di zolfo della zona. Cuore della città è la suggestiva piazza Garibaldi graziosamente restaurata e al cui centro si trova la Fontana del Tritone realizzata dalla scultore nisseno Michele Tripisciano. Un lato della piazza è delimitato dalla facciata neoclassica della Cattedrale con all’interno splendidi stucchi e affreschi settecenteschi, attribuiti al fiammingo Guglielmo Borremans, che decorano le colonne, gli altari e la volta. Da vedere la Chiesta di San Sebastiano e la Chiesa di Sant’Agata, voluta dai Moncada, color salmone che costituiscono un insieme armonioso. Arredi e parametri sacri di grande valore si possono ammirare nel Museo Diocesano, allestito in un salone del Seminario Vescovile. Il Museo Archeologico custodisce alcuni reperti più antichi della Sicilia. Nei pressi del Museo, sorge un’abbazia del XII secolo restaurata, la Badia di Santo Spirito fondata dal Conte Ruggero  e – cosa rara in Sicilia – in puro stile normanno. L’interno vanta un affresco del Quattrocento sopra l’abside centrale e una fonte battesimale. Da visitare il Museo Mineralogico: oltre alla collezione di importanti minerali di tipo gessoso solfifero, di rocce e fossili rari, il Museo conserva anche alcuni strumenti d’epoca utilizzati nella vita delle miniere. Interessante anche la Sala espositiva delle “Vare” che custodisce 15 dei 16 maestosi gruppi sacri (raffiguranti Passione e Morte di Gesù Cristo, realizzati nella seconda metà del 1800), che ancora oggi sfilano tra le antiche vie della città, durante il Giovedì della Settimana Santa. https://www.associazionegiovedisanto.com/?cat=26

 Nei dintorni di Caltanissetta…

…da vedere l’interessante Museo della Miniera di Zolfo di Trabia Tallarita. Qui intorno al 1920 si estraeva ben il 12% della produzione mondiale di zolfo e 3.000 minatori lavoravano incessantemente nel sottosuolo. Non può certo mancare una gita nella collinare Agrigento con la sua splendida e ben conservata Valle dei Templi, un luogo archeologico con templi greci e una tappa alla Scala dei Turchi un’insolita, incredibile scogliera bianca a scalini che si affaccia su spiagge sabbiose con vista mozzafiato sulla costa di Realmonte.

Sosta golosa

Per il turista la Sicilia è un’oasi di delizie, aromi e sapori antichi, sia dolci che salati, le cui origini affondano nella tradizione spagnola e araba.

 A Caltanissetta una visita a Sapori&Tentazioni è d’obbligo. Produzione artigianale di “dolci squisitezze”:paste di frutta secca, croccante alla frutta martorana, gelato.

Il proprietarioDavide Scancarello – un vero e proprio maestro del gusto – propone il suo famoso Torrone a base di miele, inserito recentemente tra i Presidi Slow Food.https://www.tentazioniesapori.it/it/home

Nata dall’incontro di vari popoli, la gastronomia siciliana è un mondo a sé che finora si è ben difeso dalle incursioni della “nouvelle cuisine”.

Dove mangiare

Ristorante Sale & Pepe – Via Gigino Gattuso , 43 – Vicolo Neviera, 1 Telefono: 328 280 3076

Michele Tornatore, l’estroverso e simpatico proprietario, conquista anche i palati più esigenti grazie a un’ottima cucina che propone soprattutto pesce, sempre freschissimo e preparato ad arte, con squisiti primi ai frutti di mare. Estro e creatività qui non mancano. Buona anche la scelta dei vini e dei dolci che si rifanno a ricette locali. L’ambiente è raffinato e il personale efficiente.

Dove dormire

Palazzo Cosentino B&B – https://www.palazzocosentino.it

Nel centro storico di Caltanissetta, questo Palazzo, è una splendida dimora ottocentesca ex residenza di una storica famiglia nissena e diventata, dopo un accurato restauro, una residenza di charme. Una nota di sobria eleganza e la cura dei dettagli caratterizzano le camere e gli ambienti comuni. Questo B&B è un ottimo punto di riferimento sia per turisti che per la clientela d’affari.

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