di G.P.
Fino a domenica 8 settembre 2024, il centro studi e ricerche Casa della Memoria ospiterà la mostra fotografica ad ingresso gratuito “Vanishing Languages. Linguaggi e patrimoni culturali che svaniscono“, con gli scatti della fotoreporter statunitense Lynn Johnson.
Promossa dal Comune, prodotta da Bluocean, partner ufficiale di National Geographic, e realizzata con il sostegno di Regione Calabria e Calabria Straordinaria, la mostra è curata da Francesco Scarpino, amministratore unico di Bluocean.
Stando alle recenti stime sono circa 7.000 le lingue correntemente parlate nel mondo, ma ogni due settimane ne scompare una. Si calcola che ogni anno quasi 100 lingue muoiono, e con esse anche un incalcolabile patrimonio di cultura e conoscenza.
Di questo passo, entro la fine del ventunesimo secolo circa il 90% degli idiomi e dei dialetti attualmente parlati, si sarà del tutto estinto.
Attraverso una selezione di fotografie di taglio quadrato e di grande formato, Lynn Johnson ha documentato la lenta e costante scomparsa di un gran numero di lingue indigene come quella dei Tuvani delle steppe della Russia centrale, dei Seri che vivono sulle rive del Mar del Messico di Cortez, e degli Aka che risiedono nell’India nord-orientale.
Il percorso espositivo di “Vanishing Languages” è arricchito da esperienze etno-antropologiche multimediali con poesie, canti e testimonianze in lingua originale fruibili direttamente via smartphone tramite la scansione di appositi codici QR.
La mostra si completa con un focus sulle minoranze linguistiche calabresi, in particolare su quella Arbëreshë (parlata dalle comunità italo-albanesi), quella Grecanica con le opere di Giusy Terranova e Gianluca Meduri, e quella Occitana con gli scatti di Annamaria Logullo e Davide Tundis.
La mostra “Vanishing Languages. Linguaggi e patrimoni culturali che svaniscono” è aperta ad ingresso libero e gratuito presso la Casa della Memoria di via Confalonieri 14, da martedì a domenica, dalle 10.30 alle 18.
