DeepHealth, leader globale nell’ambito della radiologia e informatica sanitaria…
…ha annunciato nei giorni in scorso il lancio in Italia del suo portfolio integrato di soluzioni, incentrato su un avanzato sistema operativo cloud-native (DeepHealth OS), che unifica i dati generati lungo tutto il processo di lavoro, sia clinico sia operativo, e personalizza ambienti di lavoro supportati dall’Intelligenza Artificiale (AI) per tutti i professionisti coinvolti nel continuum radiologico, consentendo loro di migliorare i risultati di cura e generare valore in tutto il sistema, favorendo l’utilizzo di strumenti di AI a livello clinico e tecnologico. Con un focus negli ambiti della salute mammaria, polmonare, cerebrale e prostatica, le soluzioni di DeepHealth puntano a migliorare i risultati di cura per i pazienti di tutto il mondo, attraverso l’utilizzo dell’AI a supporto di programmi di screening e diagnosi su ampia scala, con l’obiettivo di favorire un’identificazione più precoce, affidabile ed efficiente di queste malattie.
Generare valore per clinici e pazienti in Italia
DeepHealth ha una presenza consolidata in Italia e sta allargando la sua offerta di soluzioni tecnologiche avanzate.
“L’Italia è in prima linea a livello globale per l’integrazione dell’AI in ambito sanitario. – spiega Niccolò Stefani, Vice President of Clinical Development di DeepHealth – Le nostre soluzioni di AI clinica stanno già generando valore per i medici e i pazienti italiani. Costruendo sulla nostra esperienza globale e sul nostro portfolio integrato di soluzioni, puntiamo ad affrontare alcune tra le sfide complesse in radiologia, dal rendere possibile l’identificazione dei tumori sempre più precocemente e con maggiore affidabilità, alla messa a fattor comune di diversi processi di lavoro che oggi funzionano a silos, con l’obiettivo di favorire l’emergere di modelli innovativi di cura”.
Riconosciuto come software certificato nel Piano Nazionale Demenze, il software di Brain AI di DeepHealth (in precedenza denominato Quantib ND) ha avuto un ruolo chiave nell’ambito dello studio condotto presso la ASL Roma 2[1], per favorire la diagnosi precoce dei disturbi cognitivi nella popolazione geriatrica. La segmentazione supportata dall’AI della volumetria cerebrale eseguita con Risonanza Magnetica (MRI) ha mostrato una correlazione positiva dell’86% con i test neuropsicologici e il 92% di sensibilità nell’individuazione dell’atrofia ippocampale associata alla demenza di Alzheimer, contribuendo così all’identificazione precoce del declino cognitivo. Questi risultati sono stati riconosciuti con il premio ‘Best AI in Healthcare 2023’ del Forum Sistema Salute.
“L’applicazione di software di AI alla valutazione automatizzata con risonanza magnetica, in associazione ai test neuropsicologici avanzati e alla ineludibile “narrazione” clinica permette di incrementare la confidenza nella diagnosi precoce dei disturbi cognitivi. – afferma ilProf. Giovanni Capobianco, Direttore UOC Geriatria Transmurale Ospedale-Territorio ASL Roma2 – Questo è cruciale se si considera il ruolo chiave della diagnosi precoce per affrontare l’emergenza sanitaria rappresentata dai disturbi cognitivi e dalle demenze. Un approccio integrato, clinico, neuropsicologico, neuroradiologico avanzato basato su AI, consente di portare a fattor comune un nuovo approccio di lavoro trasversale e multidisciplinare”.
“Il software utilizzato nell’ambito dello studio condotto presso l’ASL Roma 2 si colloca alla frontiera dell’innovazione per quanto riguarda l’applicazione dell’AI in ambito neurologico. – commentaMarco Guazzaroni, Direttore UOC Diagnostica per Immagini ASL Roma 2 – Questa tecnologia avanzata ha reso possibili significativi passi avanti per l’individuazione precoce e la valutazione dei disturbi cognitivi, grazie alla segmentazione automatizzata e alla quantificazione delle strutture cerebrali. Questo mette a disposizione dei clinici un’analisi volumetrica rapida e accurata e report completi, fondamentali per il monitoraggio dell’atrofia cerebrale e della progressione della lesione”.
In ambito oncologico, la tecnologia di DeepHealth per la prostata sta supportando l’individuazione del tumore prostatico e l’efficienza dei processi operativi in numerose realtà italiane, incluso il recente avvio di un programma diagnostico avanzato presso il Centro di Riferimento Oncologico (CRO) di Aviano. Il software accelera il processo di analisi delle immagini prostatiche, garantendo alta qualità e precisione diagnostica, per migliorare i risultati sui pazienti, oltre a rendere disponibili report visuali in un format standardizzato, facilitando una comunicazione chiara con i pazienti.
Un’azienda globale impegnata per l’innovazione a livello locale
La tecnologia di DeepHealth è utilizzata in oltre 300 reparti di radiologia e centri di imaging in vari Paesi. Oltre 15 milioni di esami sono eseguiti ogni anno con l’utilizzo delle soluzioni di DeepHealth e portano a oltre 2 milioni di diagnosi supportate dall’AI. In Europa DeepHealth lavora alla frontiera dell’innovazione per l’utilizzo dell’AI nell’ambito del tumore polmonare.
Le attività globali di DeepHealth sono supportate da un gruppo internazionale di persone che lavorano tra l’Europa, il Nord America e l’India, con algoritmi allenati sulla base di diversi set di dati paziente per favorire una sanità equa.
DeepHealth al 1° Congresso Congiunto dell’Area Radiologica
I dati emersi nello studio condotto presso l’ASL Roma 2 e altri approfondimenti sulle ultime frontiere di applicazione dell’AI in ambito sanitario sono discussi nell’ambito del simposio “AI-Powered Diagnosis: Personalized Radiology Workflows and Improved Patient Outcomes” promosso da DeepHealth nell’ambito 1° Congresso congiunto dell’Area Radiologica, svoltosi a Milano dal 20 al 23 giugno scorso e organizzato congiuntamente da SIRM (Società Italiana di Radiologia Medica e Interventistica), AIMN (Associazione Italiana di Medicina Nucleare ed Imaging Molecolare) e AIRO (Associazione Italiana di Radioterapia e Oncologia Clinica).