Dopo l’inaugurazione della ferrovia Napoli – Portici, nell’ottobre del 1839, ecco poco dopo nascere la seconda nel 1840, la Milano – Monza, con a disposizione undici carrozze in totale, trainate alternativamente da due locomotive battezzate “Lombardia” e “Milano”.
Per il viaggio inaugurale si partiva da Monza. Grandi applausi tributati all’arciduca Ranieri (Viceré del Lombardo-Veneto) in attesa di salire sulla prima delle carrozze, accompagnato dalla moglie Maria Elisabetta di Savoia, da tutte le principali autorità arciducali provenienti anch’esse dalla vicina villa reale (residenza estiva della corte), da una folta banda musicale e dal cardinale Carlo Gaetano von Gaisruck, appositamente giunto da Milano.
L’imperatore Ferdinando I era rimasto a Vienna, ma alla stazione non si mancò di organizzare inni patriottici in suo onore. Detto per inciso, Ferdinando era già stato a Milano due anni prima, nel 1838, quando venne incoronato re del Lombardo-Veneto con la ben nota corona ferrea.
Con l’occasione aggiungiamo che l’imperatore, assai gracile, malfermo in salute, addirittura troppo mite di carattere, si accontentava in pratica di stare soltanto seduto sul trono, incredibilmente distante dai convulsi affari di stato, avendo incaricato quello straordinario cancelliere di nome Metternich che si occupava dei principali compiti in modo assai energico.
Ritornando alla nostra Milano – Monza, va detto che fu proprio il Metternich a rendere possibile la sua realizzazione, battezzata “La Privilegiata”, poiché a Vienna si intendeva, in un primo momento, dare la precedenza ad altri tratti ferroviari militarmente importanti.
La nostra Milano – Monza copriva un percorso pari a 13 chilometri circa, in meno di venti minuti, alla velocità di 40 chilometri all’ora, circa. E quando la locomotiva “Lombardia”, trainante tre carrozze, giunse alla stazione di Porta Nuova, fu accolta da una folla trabocchevole e festante. Ma non è tutto. Dopo alcuni minuti faceva ingresso in Milano un secondo convoglio, con a bordo autorità di minore rilievo, applaudito anch’esso.
La stazione ferroviaria di Porta Nuova, eretta in stile neoclassico, consisteva in una costruzione a due piani ed è ancora oggi visibile tra le vie De Cristoforis e Melchiorre Gioia. Quella di Monza, molto più semplice, ad un solo piano, si uniformava anch’essa allo stile neoclassico.
Per concludere, uno sguardo alle tariffe praticate e relative ad andata e ritorno: 1,50 lire austriache per viaggi in prima classe, 1 lira per la seconda, 0,75 per la terza.