Il sonno è indispensabile per la sopravvivenza dell’organismo e all’equilibrio psico-fisico delle persone. Una dormita prolungata, serena e rilassante aiuta ad affrontare bene la giornata e migliora la qualità della vita.
Vi addormentate male, vi svegliate spesso o accusate altri sintomi? Contate spesso le pecore prima di riuscire finalmente ad addormentarvi? O vi svegliate di notte senza alcun motivo, rigirandovi nel letto? I problemi di addormentamento e mantenimento del sonno sono le forme più frequenti di disturbi del sonno. Spesso sottovalutata, la dormita è uno dei bisogni fisiologici più importanti del nostro organismo. Insieme alla respirazione e all’alimentazione, permette la vita. L’insonnia, che si ripercuote negativamente sulla salute, è un problema silenzioso, spesso considerato un semplice sintomo nonostante il significativo impatto sulla vita quotidiana, personale, sociale e lavorativa di chi ne soffre e sulla salute a lungo termine cardiometabolica e cognitiva.
Sonno, un problema per molti italiani
Nel nostro Paese, ben 12 milioni di individui soffrono di disturbi del sonno. Circa 1 adulto su 4 soffre di insonnia cronica o transitoria. Sono soprattutto le donne ad essere interessate: circa il 60% rispetto al totale. Il 20% dei casi riguarda invece bambini e minori. Complici le nuove tecnologie che ci hanno resi schiavi di pc e smartphone, siamo oramai capaci di controllare la posta e i social networks a qualsiasi ora del giorno e della notte. Lavoro, stress, l’avanzare dell’età o altri disturbi medici per l’intera popolazione, sono complici di una notte persa e di quella successiva, fino a quando tornare indietro diventa sempre più difficile.
Sogni d’oro con l’Agopuntura
Questa metodica può essere un mezzo efficace per migliorare la qualità del sonno, anche nei casi cronici perché agisce sul benessere psicologico.Valida alternativa all’approccio farmacologico, ha un profilo di sicurezza eccellente. Infatti sono sempre di più gli specialisti che la consigliano soprattutto alle donne vicino alla menopausa: studi recenti hanno confermato che gli aghi non solo facilitano il sonno, ma riequilibrano i livelli ormonali. Questa medicina complementare non ha effetti collaterali, non crea dipendenze, è sicura, semplice e naturale, ma si tratta sempre di una pratica medica che richiede studi approfonditi e molta esperienza, pertanto è fondamentale affidarsi a professionisti specializzati per contrastare le “notti bianche”.
“L’insonnia è una malattia complessa: sono più di 80 le diverse forme – spiega la Dottoressa Antonella Memmo – Medico Chirurgo a Milano Specialista in Anestesia e Rianimazione Agopuntore – è a tutti gli effetti una patologia delle 24 ore, perché ha ripercussioni sull’intero arco della giornata. Un disturbo a sé stante che ha sia una componente notturna, per cui il paziente fa fatica o ad addormentarsi o a mantenere il sonno, sia una componente diurna con specifiche conseguenze durante il giorno come irritabilità, scarsa concentrazione e attenzione, sonnolenza, lacune mnesiche. L’insonne vorrebbe dormire e soffre perché non ci riesce. Vive una condizione di sofferenza soggettiva, si mette a letto e sente la necessità, la voglia, il bisogno di dormire, ma senza riuscirci perché il corpo è stanco e ha bisogno di recuperare mentre il cervello è attivo, per cui la persona non riesce ad abbandonarsi al sonno. È importantissimo quindi, quando si manifestano le prime avvisaglie di insonnia che perdura nel tempo, non affidarsi alle cure “fai da te”, ma rivolgersi ad uno specialista del sonno per impedire che la malattia diventi cronica ed evitare l’impatto negativo su mente e corpo.
Dottoressa Antonella Memmo, ci parli del sonno e dei relativi disturbi quando la dormita viene a mancare
Il sonno e il corretto riposo, insieme ad alimentazione adeguata ed esercizio fisico costante, rientrano nelle buone abitudini per uno stile di vita salutare: non è importante solo raggiungere un numero di ore adeguato, ma è fondamentale la qualità del sonno. Il riposo notturno deve essere continuativo, non disturbato o interrotto, per concedere al corpo di ripristinare e rigenerare le funzioni corporee e le fisiologiche prestazioni cognitive per affrontare la quotidianità. I disturbi del non dormire impattano sull’esistenza degli individui, peggiorandone la qualità di vita con conseguenze sul piano fisico: mal di testa, senso di spossatezza, occhi gonfi e sul piano psichico, tra cui ansia notturna, irritabilità, nervosismo diurni, stress e tensione. Sono tutti disturbi che interferisco pesantemente con la sfera socio-relazionale delle persone, sia in ambito lavorativo, con calo delle performance e scarso rendimento, sia in ambito familiare e affettivo, con conseguente senso di insoddisfazione, frustrazione, insicurezza ed isolamento.
Quali sono i fattori di rischio dell’insonnia?
Il principale è lo stress: la nostra mente, soverchiata da pensieri angosciosi, non riesce a rilassarsi e questo influenza fortemente la qualità del sonno. Anche fattori ambientali come la luce, il rumore o una temperatura troppo alta o troppo bassa, possono provocare degli episodi di insonnia, così come assumere molto caffè nella seconda parte della giornata, abusare con l’alcol e lanicotina, mangiare cibi pesanti a cena ed effettuare attività sportiva nelle ore precedenti al riposo.
Sonno e estate. Come gestirlo? Qual è il ruolo dell’alimentazione?
E’ un connubio che se ben gestito riesce a contrastare lo stress e la fatica accumulati durante l’anno con un importante beneficio per il nostro cervello e la nostra salute. In vacanza si arriva stanchi, si dorme di più al mattino, si schiaccia un pisolino pomeridiano e poi la notte si va a dormire più tardi. L’estate è il momento in cui gli individui possono recuperare energia fisica e mentale attraverso un sonno di buona qualità applicando alcune semplici regole: la sera è importante non andare a dormire oltre la mezzanotte e al mattino svegliarsi entro le ore 10. Un altro alleato del sonno sono i nutrienti che assumiamo tramite l’alimentazione, che possono favorire la produzione di sostanze che conciliano il riposo, come la melatonina, il magnesio, il potassio o la vitamina B6. Tra questi segnaliamo i carboidrati complessi, dalla pasta, al pane, al riso, il pesce, le carni bianche, illattee i suoi derivati, la lattugae alcuni tipi di frutta, come la frutta secca, le banane e le albicocche.
L’Agopuntura induce uno stato di rilassamento favorevole all’ingresso nel sonno. Questa medicina complementare come agisce sulle notti insonne?
Gli aghi possono curare l’insonnia con risultati stabili e duraturi perché agiscono sui meccanismi profondi del sonno e, in particolare, stimolando quelle sostanze prodotte dall’organismo che vengono chiamate neurotrasmettitori. A seconda del tipo di insonnia, legata per esempio alla difficoltà ad addormentarsi, ai risvegli notturni o ai risvegli troppo precoci, l’Agopuntura andrà a riequilibrare quei neurotrasmettitori responsabili del problema agendo su specifici punti del corpo che sono in grado di indurre il sonnoe che hanno un’azione ansiolitica e rilassante. Chi ha provato l’Agopuntura, anche per altri motivi, sa benissimo che dopo le sedute spesso si accusa un forte rilassamento e a seguire una condizione di pesantezza del corpo. Durante la pratica clinica capita spesso di vedere pazienti addormentarsi sul lettino o che chiedono di restare altri cinque minuti con gli aghi per la piacevole “sensazione di rilassamento” che ne deriva. La stimolazione dei punti di Agopuntura ha numerosi effetti sul sistema nervoso centrale ed endocrino, migliorando la durata e la qualità del sonno.
Perché scegliere l’Agopuntura per curare l’insonnia? Quali sono i benefici?
Questo metodo terapeutico – entrato sempre più nella pratica della medicina occidentale in questi ultimi decenni – viene usato per trattare i disturbi del sonno da almeno 2000 anni nel mondo orientale. Se ci si rivolge a un medico esperto in Agopuntura, dopo una valutazione generale, l’approccio potrà avvenire attraverso questo metodo millenario, raggiungendo spesso buoni risultati senza gli effetti collaterali tipici degli ansiolitici o degli ipnoinducenti che a dosi elevate possono causare stanchezza, sonnolenza e diminuzione della vigilanza e che spesso sono responsabili di un “sonno artificiale” e che i pazienti riferiscono come “non ristoratore”. L’Agopuntura, influenza anche la produzione di melatonina, che è un ormone in grado di favorire il riposo notturno.
Quante sedute di Agopuntura servono per dormire bene? Quanto dura l’effetto della metodica?
Occorrono normalmente 10-12 sedute, a cadenza settimanale, ma può capitare di sentirsi rilassati e dormire meglio già dalle prime sedute. Gli aghi possono curare l’insonnia con risultati stabili e duraturi, ma dipendono dalla severità dell’insonnia, che se cronica ed associata all’uso di farmaci richiede un numero maggiore di sedute.
Dottoressa Memmo, vuole concludere l’argomento con un suo pensiero?
In presenza di un disturbo del sonno, non prendere subito e sempre medicamenti. Nel lungo termine, non aiutano a risolvere il problema. E’ buona norma concedersi qualche pausa in più, adottare un rituale rilassante prima di coricarsi e non rimuginate sul problema “sonno”. E’ bene pensare a cose positive, che procurano piacere prima di addormentarsi. Se l’Agopuntura crea disagio si può ricorrere all’Auricoloterapia con posizionamento di particolari tipi di cerottini che stimolato punti specifici dell’orecchioe che verranno poi stimolati dal paziente.
Info: Dottoressa Antonella Memmo – Medico Chirurgo a Milano Specialista in Anestesia e Rianimazione Agopuntore – memmo.anto@gmail.com