La futura illustratrice, da molti chiamata semplicemente Brunetta, nasce a Ivrea nel 1904 ed è figlia di un musicista. Ma i suoi geni non si confondono con quelli derivanti da una possibile passione per il pianoforte perché sin da ragazza, Bruna Moretti predilige il disegno.
Infatti, dopo le scuole medie frequenta il liceo artistico per poi iscriversi all’Accademia di Belle Arti. Giovanissima, incontra il caricaturista Filiberto Mateldi (1982 – 1942), noto soprattutto per aver illustrato alcuni volumi destinati alla collana per ragazzi “La Scala d’oro”. Brunetta si sente molto attratta da lui, malgrado la sensibile differenza d’età, e i due si sposano andando a vivere nella nostra città.
Filiberto, assieme all’amico Lucio Ridenti, riesce poi a spalancare alla moglie le porte della moda, tanto che il famoso Pierre Cardin apprezza moltissimo i suoi schizzi, allestendo addirittura una mostra personale per lei.
I disegni di Brunetta appaiono spesso stravaganti, forse al limite del surreale, ma intanto si fa conoscere molto bene anche a livello internazionale. Basti dire che la mitica direttrice americana di Vogue, Diana Vreeland, vorrebbe collocarla a New York, ma lei rifiuta per stare vicino al marito, da tempo assai ammalato.
Tuttavia, malgrado lei definisca la moda “l’utilità delle cose inutili”, è spesso presente alle sfilate più importanti. Risulta molto produttiva la sua collaborazione con Camilla Cederna tra il 1956 e il 1976 sulle pagine dell’Espresso, ma è presente anche sul Corriere della Sera.
La Cederna descrive con un tratto assai deciso le persone che rappresentano i nuovi snob borghesi, mentre Brunetta li evidenzia con particolari disegni in nero, sfiorando in certi casi il grottesco. Ma rivediamo le immagini create anche nel suo “Il vizio di vestire”, ove mette in rassegna le donne italiane prima della guerra, per poi passare alle ragazze in minigonna, alle giovani esuberanti degli anni Sessanta e alle donne “arrampicatrici” degli anni Settanta.
Ammalatasi nel corso del 1988, si spegne a Milano nel gennaio dell’anno successivo a ottantaquattro anni.