giovedì, Dicembre 19, 2024
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Elsa De Giorgi: scrittrice e affascinante attrice

Nasce a Pesaro nel 1914 da un’antica famiglia aristocratica i cui ascendenti erano nobili delle città di Camerino e Spoleto. In occasione di ogni suo compleanno, desidera celebrarlo con un’unica candelina sulla torta, dicendo ironicamente: ”Quando sarà giunta la mia ultima ora, tutti diranno: <Però, la pensavo più vecchia>”.

Possiamo per certi versi considerarla una sorta di mito se pensiamo all’ecletticita’ della sua mente: interprete di teatro, cinema, letteratura e persino poesia. Bellissima e sempre elegante, esordisce nel cinema sotto la regia di Mario Camerini (1933) in ”Ti amerò sempre”, ove non pochi suoi fan l’ammirano e l’apprezzano.

Malgrado sia sposata con il conte Sandrino Bonaccossi, viene travolta da autentica passione per l’intellettuale e scrittore Italo Calvino (appare con lei nella foto). Lei ne parlerà ampiamente nel libro ”Ho visto partire il tuo treno”. Diventa allo stesso tempo la ”diva dei telefoni bianchi” mentre interpreta la sua prima decina di film, quando i registi amavano filmare innocenti flirt delle signorine di buona famiglia.

Elsa continua a scrivere in modo elegante e chiarissimo, tanto che il libro ”I coetanei”, vincitore del premio Viareggio e presentato dallo storico Gaetano Salvemini, sarà pubblicato in ben ventiquattro Paesi. Calvino dice di lei a proposito di questo libro: ”Come un diario segreto del Settecento, questa donna prende coscienza del suo tempo”.

Le scrive pure alcune centinaia di lettere d’amore, sulle quali la De Giorgi non si rifiuta affatto di parlare. Rilascia anzi un’intervista al quotidiano ”Il Giorno” e dice: ”In queste sue missive (…) ci sono anche rivelazioni sui suoi rapporti burrascosi con il Partito Comunista (…). Vi si trova anche “ Calvino che parla di Thomas Mann e che mi racconta il suo incontro con Lukacs”, il noto filosofo e critico letterario ungherese.

Ma, improvvisamente, ecco la fuga di Italo. Scrive Elsa: ”Calvino, persa la sua fede in un nostro futuro amoroso, scoraggiato dalla mia accanita difesa di Sandrino, si mise a ripeterne i gesti e scomparve”. Ed ecco il tragico gesto del marito.

Infatti, poco prima del loro ottavo anniversario di matrimonio, si dilegua improvvisamente senza lasciare uno scritto e dopo giorni di ritardo lo troveranno impiccato nella sua abitazione di Washington. De Giorgi cerca con ogni mezzo di impedire la vendita all’estero delle opere accumulate da Sandrino in una collezione, vendita che sarà effettuata da alcuni coeredi, ma non ci riesce.

Lei è soprattutto rammaricata di non poter scoprire, consultando lettere o altre notizie presenti nella collezione stessa, di non essere in grado di scoprire i reali motivi del suo suicidio.

Ma prima di chiudere, vorremmo ricordare alcuni dei suoi più prestigiosi film, oltre al già citato ”Ti amerò sempre”. Eccoli: ”L’impiegata di papà” sotto la regia di Alessandro Blasetti, ”Due milioni per un sorriso” di Mario Soldati, ”Fra Diavolo” di Luigi Zampa, ”Salò o le 120 giornate di Sodoma” di Pier Paolo Pasolini.

Ci lascia a ottantatré anni, nel settembre del 1997, ricordata con molto affetto da amici e ammiratori.

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