di Carlo Radollovich
Qualora varcassimo l’ingresso del civico 32 di via Francesco Sforza, ci imbatteremmo poco dopo in una piccola porta, la quale, attraverso un’apposita scala, ci consentirebbe di arrivare con una certa sorpresa sotto la chiesa della Beata Vergine Annunciata, risalente al XVII secolo, precisamente al 1637.
Sotto questo tempio ha sede la cripta, una struttura a campate che poggia su pilastri e che è contraddistinta da ampie volte a crociera. Essa fu luogo di importanti riunioni di numerosi patrioti milanesi e qui furono sepolti i 141 caduti delle Cinque Giornate di Milano. Già nel 1860 la cripta venne trasformata in mausoleo.
Va tuttavia ricordato che, nel 1895, tutti i poveri resti di coloro che furono uccisi durante i sanguinosi scontri con gli austriaci, vennero traslati nel monumento esistente in piazza Cinque Giornate. Di particolare rilievo risultano i complessi lavori di restauro della cripta recentemente eseguiti, lavori per i quali è stato necessario sostenere un pagamento di 300 mila euro. La pulitura degli intonaci è stata accuratamente effettuata e ciò ha consentito di far riapparire i nomi delle vittime nonché alcune frasi patriottiche di quel tempo.
Inoltre, è stata rifatta la pavimentazione ed è stato messo a punto un lapidario composto da epigrafi e da frammenti di monumenti funebri. Vi appare tra l’altro una statua dedicata ad una bimba, veramente suggestiva.
Sotto la cripta si trovava il sepolcreto dell’Ospedale Maggiore e si calcola che a partire dal 1473 (data in cui l’ospedale iniziava la propria attività) sino 1695, furono qui sepolti circa 500 mila milanesi. Perché è stato preso in considerazione quest’ultimo anno ? Per un motivo molto semplice. Da quell’anno non furono più autorizzate le sepolture entro le mura cittadine.
Qualora i nostri lettori desiderassero visitare la cripta, informiamo che l’accesso del pubblico è consentito dal lunedì al giovedì, tra le 9 e le 17.