di Carlo Radollovich
L’addio a Francesco Saverio Borrelli, colui che guidò con riconosciuta saggezza il Pool di Mani Pulite, è avvenuto nella chiesa di Santa Croce (vedi foto) eretta in via Sidoli, zona Città Studi.
La sua posizione risulta alquanto defilata rispetto alle altre chiese situate in centro, ma è nota a molti milanesi, soprattutto agli iscritti della Facoltà di architettura. Vale la pena di tracciarne un profilo, seppure brevemente.
Fu il cardinale di Milano Andrea Carlo Ferrari (1850 – 1921) che volle erigere questo tempio con lo scopo di celebrare il XVI centenario dell’editto emesso dall’imperatore Costantino nell’anno 313. Egli incaricò un noto architetto di Casale Monferrato e cioè Cecilio Arpesani (1853 – 1924).
La prima pietra della chiesa fu posta nel 1913, i lavori terminarono nel 1917 e, solo tre anni più tardi, divenne parrocchia.
Di stile neo-paleocristiano, la parte anteriore dell’edificio è sorretta da dodici colonne in granito con capitelli che sorreggono l’architrave. Di particolare eleganza sono i meravigliosi mosaici che appaiono sulla facciata, di chiara ispirazione bizantina. Sempre sulla facciata appare la scritta: A COSTANTINIANO PACIS EDICTO IN HONOREM SANCTISSIMAE CRUCIS CHRISTI MEDIOLANENSES.
L’interno è a tre navate e qui si notano nove coppie di colonne su cui spiccano raffinati capitelli corinzi. Un arco trionfale conduce al presbiterio, ove è stato collocato l’altare riccamente decorato con marmi policromi.
Si riuscì a decorare le pareti interne solo nel corso della seconda guerra mondiale, con tutti i rischi che possiamo immaginare. Il pittore Carlo Donati (1874 – 1949) esegui’ il tutto con grande maestria. Ma la sua fama era già nota per aver affrescato, tra l’altro, gli interni della chiesa di San Vigilio a Moena e il soffitto della basilica di Sant’Apollinare Nuovo a Ravenna.
Segnaliamo infine che, di fronte alla chiesa, è stata eretta una statua in bronzo dedicata all’imperatore Costantino.