di Carlo Radollovich
Il palazzo Busca è ubicato davanti alla basilica di Santa Maria delle Grazie, per la precisazione al civico 71 di corso Magenta. Fu residenza della famiglia Busca sin dal sedicesimo secolo, sotto il dominio spagnolo. Anche gli Arconati, originari di Arconate in provincia di Milano, furono proprietari dell’edificio. Erano nobili di antica data e facevano parte del patriziato milanese.
Il turista è spesso rimasto incantato davanti a questo antico stabile, attratto dalle sue austere forme in stile neoclassico. Altrettanto stupore veniva espresso ammirando alcune sale stupendamente realizzate secondo lo stile barocco.
Il palazzo Busca, dal 1869, è sede storica del collegio San Carlo, il cui motto originario era “formare anime ricche di sana cultura preservandole dall’irreligione”.
Si tratta di una scuola privata e paritaria che in passato aveva ospitato alcuni alunni di spicco i quali, frequentando poi l’università, si affermavano in diverse discipline.
Sottolineiamo che, fra questi, figurava niente meno che Achille Ratti, il futuro papa Pio XI, che superò brillantemente gli esami di maturità nell’anno scolastico 1874/1875.
È pure da ricordare la figura dell’ex alunno Giovanni Barbareschi che, tra il 1943 e il 1945, contribuì a salvare centinaia di persone di religione ebraica.
La biblioteca cinquecentesca del palazzo è stata per anni al centro di accurati restauri, terminati solo nel 2009. In tale anno, in occasione dei 140 anni di vita del collegio, il cardinale Camillo Ruini volle inaugurare la biblioteca stessa.
Egli sottolineò la bellezza del rinato loggiato cinquecentesco, ovviamente ammirato da tutti i presenti i quali lodarono le “nuove” volte a crociera. Interessarono pure alcuni reperti grafici risalenti al periodo rinascimentale.