di Carlo Radollovich
In via Montenapoleone, al civico 9, esiste un museo unico nel suo genere, dedicato alla storia della rasatura. Venne inaugurato una ventina d’anni fa da Franco Lorenzi, figlio di quel Giovanni Lorenzi che nel corso degli anni Trenta si appassionò entusiasticamente al mondo dei rasoi, tanto da dar vita ad una collezione assai apprezzata da tutti gli appassionati.
Si possono ammirare reperti storici di grande effetto (vedi ad esempio le pietre di ossidiana, antesignane dei moderni rasoi, oppure i rarissimi rasoi in galatite), ma soprattutto i vari modelli esposti tendono ad illustrare novità che sono state create negli ultimi cento anni. Queste sono più di quattromila e occupano gran parte del museo.
Tra gli oggetti più strani, osserviamo addirittura rasoi sonori che emettono musica quando la lama si avvicina alla pelle, a vibrazioni, sia manuali sia elettrici, nonché esemplari con lampadina incorporata.
Sono presenti anche minuscoli rasoi da donna e da viaggio, custoditi in artistici astucci di cuoio, rari rasoi in bachelite abbinati ai necessari affilatoi, curiosi pennelli da barba e anche particolari specchietti. Inoltre, ci si meraviglia nel notare rasoi appartenuti ad importanti personaggi come quello usato da Gabriele D’Annunzio.
L’estesa collezione di Franco Lorenzi raccoglie anche le copie di oltre duemila brevetti di rasoi, diverse incisioni sempre attinenti al settore della rasatura, tipici calendarietti da barbiere, locandine cinematografiche e diverse vignette.
E’ spesso il titolare di questa straordinaria collezione, per l’appunto Franco Lorenzi, ad accompagnare gli appassionati tra questa interessante selva di cimeli.
Per visitare il museo occorre semplicemente prenotarsi, telefonando allo 02.76022848.