di Giovanna Guiso
La Commissione europea ha reso nota la lista dei prodotti pericolosi individuati nel corso del 2017 attraverso il sistema di allarme rapido istituito dall’Unione Europea, uno strumento importante per l’applicazione della normativa UE in materia di tutela dei consumatori da parte delle autorità nazionali competenti.
I primi prodotti della lista sono i giocattoli (ad esempio diversi modelli dei diffusi spinner antistress) (29%) seguiti dai veicoli a motore (automobili e motocicli) (20%), e da capi di abbigliamento, prodotti tessili e articoli di moda (12%).
Il rischio segnalato con maggiore frequenza è stato quello di lesioni (28%) seguito da quello chimico (22%).
La maggior parte dei prodotti pericolosi segnalati proveniva dalla Cina (al primo posto tra i Paesi di origine) (1.155 pari al 53%,) seguiti dai prodotti di origine europea (413 pari al 26%).
Molti dei prodotti pericolosi segnalati sono stati venduti anche sulle piattaforme o sui mercati online.
A seguito di queste segnalazioni, il sistema di allarme rapido ha attivato quasi 4.000 azioni di follow-up che hanno portato al divieto/blocco delle vendite, al ritiro dal commercio dei prodotti potenzialmente dannosi, al richiamo o rifiuto dell’importazione da parte delle autorità doganali, a tutela della sicurezza dei consumatori e per evitare incidenti mortali sulle strade.
Le azioni intraprese dall’UE affinchè negli Stati membri siano venduti solo prodotti che soddisfino gli standard di sicurezza europei, è diretta anche al controllo del commercio online di prodotti venduti direttamente da Paesi terzi.
Per garantire che prodotti non sicuri non giungano al consumatore europeo, la Commissione sta promuovendo la cooperazione con i suoi omologhi internazionali e le piattaforme online. Il 1° marzo 2018 ha emanato una raccomandazione (europa.eu/rapid/press-release_IP-18-1169_it.htm) su una serie di misure operative che le piattaforme online e gli Stati membri devono adottare (anche assumendo impegni volontari che vadano oltre i loro obblighi giuridici) al fine di contrastare ulteriormente i contenuti illegali online, compresi i prodotti pericolosi.
Il sistema di allarme rapido è attivo dal 2003. Garantisce che le informazioni sui prodotti non alimentari pericolosi ritirati dal commercio e/o richiamati ovunque in Europa siano diffuse rapidamente tra gli Stati membri e la Commissione europea, in modo che l’UE possa adottare un’azione adeguata di follow-up adeguata.
Al sistema partecipano 31 Paesi (UE più Islanda, Liechtenstein e Norvegia) che collaborano quotidianamente tra loro.
Il sistema di allarme rapido ha un proprio sito web pubblico (ec.europa.eu/consumers/rapid-alert-system) che dà accesso agli aggiornamenti settimanali sulle segnalazioni effettuate dalle autorità nazionali che vi prendono parte. Ogni settimana sul web vengono pubblicate e registrate 50 segnalazioni, consultabili da chiunque lo desideri.
I consumatori e le imprese possono anche ricevere le segnalazioni che desiderano e condividerle attraverso i social media.
Attraverso uno strumento specifico reso disponibile dal sito web, le imprese possono comunicare in modo rapido ed efficiente alle autorità nazionali di aver messo sul mercato un prodotto potenzialmente pericoloso.