di Ugo Perugini
Allo spazio Ventura, in via Ventura 15, si è aperta la mostra “ NASA – A human Adventure” che per la prima volta in Italia ripercorre la storia delle esplorazioni spaziali e, in particolare la conquista della luna tra il 20 e il 21 luglio del 1969.
Quella fu una notte speciale che molti ricorderanno. La trasmissione televisiva condotta da Tito Stagno ebbe un grande successo e permise di vedere in diretta la discesa degli astronauti Neil Amstrong e Buzz Adrin sul nostro satellite.
La Mostra è un’occasione importante per ripercorrere la storia delle esplorazioni spaziali e vedere da vicino i razzi, lo Space Shuttle, il Lunar Rover, le strumentazioni di bordo, oltre, naturalmente alle tute spaziali, alle rocce lunari, e ad altri materiali provenienti dalla NASA.
La Mostra prevede 6 sezioni: “Gantry Entrance” con la passerella simile a quella di Cape Canaveral; “Sognatori”, dove si parla di chi ha immaginato di viaggiare nello spazio per scoprirne i misteri, da Luciano a Giulio Verne; “Corsa allo spazio”, con il lancio dello Sputnik e le imprese dei primi uomini nello spazio, Gagarin per i sovietici e Shepard per gli americani.
Nella sezione “Pionieri” si potranno vedere gli studi degli scienziati progenitori della tecnologia moderna e il Saturno V, in scala 1 a 10; “Resistenza” è la sezione in cui si potranno ammirare una serie di navicelle spaziali e l’equipaggiamento degli astronauti; infine, nella sezione “Innovazione”, oltre alla capsula Mercury a grandezza naturale, ci sarà il modulo Apollo e l’enorme muso frontale dello Space Shattle.
Chi lo vorrà potrà inoltre accedere al simulatore di volo, che riproduce le fasi di partenza e di ammaraggio di una navicella spaziale, con effetti di grande suggestione.
Tra gli oggetti da vedere, la valigetta di Juryi Gagarin, un pilota collaudatore di grandi doti, morto a 37 anni per un incidente di volo sul suo caccia militare, le parti di un missile V2, l’ogiva del razzo Jupiter, le tute spaziali, che all’inizio pesavano 18 chili, con il famoso casco a boccia per pesci rossi. Altre curiosità, il cibo degli astronauti, simil maccheroni, carne disidratata, molluschi spremibili per gli americani e goulasch di maiale e vodka per i russi; poi il contenitore di rocce lunari.
Insomma, una mostra affascinante per scoprire quello che c’è dietro alle imprese degli astronauti: l’impegno degli scienziati, l’evoluzione della tecnica, il lavoro degli uomini. Basti pensare che il solo Progetto Mercury della NASA ebbe un costo complessivo di 1,73 miliardi di dollari (al valore attuale) e richiese il lavoro di oltre due milioni di persone.
La mostra in via Ventura 15, è aperta fino al 4 marzo 2018. L’ingresso costa 18 euro (intero) e 16 euro (ridotto); l’orario da lunedì a domenica è dalle 10 alle 19 e 30.