di Paolo Tempo
ORIGINE DEGLI OSPEDALI
Fonti documentate ci aiutano, sin dagli albori, verso la conoscenza del percorso complesso e straordinario sulla cura dei malati nella storia del Cristianesimo.
Probabilmente le prime locande del Samaritano, stabilmente organizzate, furono le diaconie istituite da papa Fabiano, pontefice tra il 236 e il 250 il quale Divise Roma in sette di queste unità, rette da un diacono, per l’assistenza, non solo ai cristiani, ma a quanti potessero averne bisogno: malati, poveri, anziani, abbandonati, pellegrini, forestieri.
IL CONCILIO DI NICEA,
invece, primo concilio ecumenico tenutosi nel 325 convocato e presieduto dall’imperatore Costantino I, rese obbligatori gli xenodochi: case di ricovero di piccole dimensioni poste sul percorso di una via di pellegrinaggio per accogliere e donare assistenza alle persone in stato di bisogno e di sofferenza causati da ogni sorta di infermità.
Così la Chiesa poté finalmente operare alla luce del sole e usufruire anche dell’ausilio concreto da parte delle istituzioni statali costituendo nel tempo strutture sempre più complesse e specializzate.
Quasi sempre però restano sconosciute le situazioni specifiche che hanno portato a una determinata opera assistenziale o a una sua trasformazione di attività e di compiti nel corso del tempo.
IL PRIMO BREFOTROFIO A MILANO
Primo esempio certo in Occidente di questo genere di istituzione risulta essere lo xenodochio fondato a Milano nel 787 da Dateo, figlio di un funzionario longobardo, arciprete della basilica di Santa Maria Maggiore, cattedrale con funzione invernale dell’arcidiocesi di Milano, (l’altra era dedicata a San Salvatore e Santa Tecla; durante la loro demolizione nel 1386 iniziò la costruzione del Duomo) grazie alle disposizioni testamentarie ritrovate.Forse la prima testimonianza di protezione sociale.Lo storico Giorgio Giulini (1735-1780) ne parla nel suo “Memorie della Città e della Campagna di Milano, ne’ secoli bassi (Stamperia di G. Bianchi, 1760 – 486 pagine).
MILANO CAPITALE DEL BENE: VERSUM DE MEDIOLANO CIVITATE
«Nobile e spaziosa v’è una città in Italia, fortemente costruita con mirabile lavoro, che da antico si chiama la città di Milano. È di buona e bella apparenza e risplende fregiata dei vari aspetti d’una cultura perspicua. […] Carità generosa è nei suoi abitanti, che s’affrettano tutti alla chiesa di Dio, offrendo i loro devoti doni all’altare. Lietamente ivi riposano i santi intorno alle mura: Vittore, Naborre e Materno, Felice ed Eustorgio, Nazario, Simpliciano, Celso e Valeria. E c’è il gran vescovo Ambrogio coi due compagni Gervaso e Protaso; e c’è Dionisio e Calimero […] gli ignudi vi sono abbondantemente rivestiti; i poveri e i pellegrini vi sono saziati». Così scrive l’anonimo autore al tempo del re longobardo Liutprando, verso il 739.
OGGI LA SANITÀ CATTOLICA
L’Annuarium Statiscum Ecclesiae del 2014 riporta 116.060 strutture sanitarie cattoliche presenti nel mondo, così suddivise: in Asia 20.916, in Oceania 2.026, in Europa 39.143, in Africa 15.736 e in America 38.241.