di Stefania Bortolotti
Indagine mondiale rivela svantaggi sociali e lavorativi per chi ha il volto arrossato a causa della rosacea. al via anche in Italia la campagna “Act on Red”, testimonial l’attrice di Sex & the City Cynthia Nixon
Quasi 40 milioni di persone nel mondo hanno il volto arrossato a causa della rosacea, ma si stima che solo una persona su dieci riceva una vera e propria diagnosi. Gli ultimi studi in campo psicologico rivelano che il rossore determina una prima impressione negativa a svantaggio delle persone che ne sono colpite. Dati confermati anche in Italia dall’indagine “Face Values”, presentata in occasione del lancio mondiale della campagna “Act on Red”. Testimonial l’attrice di Sex and the City Cynthia Nixon, che ha scoperto la rosacea a 30 anni e ora invita le donne ad affrontarla, a partire da un nuovo portale online, disponibile anche in italiano www.actonred.it
Un volto arrossato, vampate di calore intermittenti su fronte, mento, guance e sulla parte inferiore del naso, spesso accompagnato da una sensazione di bruciore o prurito e scatenato o acutizzato da particolari fattori. Sono in 40 milioni nel mondo a fronteggiare questa immagine allo specchio a causa della rosacea, una condizione cutanea trattabile, ma che spesso viene sottovalutata e non diagnosticata. All’incirca solo una persona su dieci fra quelle colpite riceve una diagnosi formale da un medico o dermatologo. Eppure l’arrossamento del volto causa forte disagio per chi ne soffre. A rivelarlo sono i dati dell’indagine Face Values: Global Perceptions Survey, che ha coinvolto anche 1.006 italiani e ha messo in evidenza come la vita delle persone affette da arrossamento del viso associato a rosacea sia colpita e in che modo esse vengano percepite dagli altri. Al via in tutto il mondo la campagna di informazione “Act on Red” con un portale online anche in italiano, www.actonred.it.
I dati raccolti mostrano che l’arrossamento del viso influisce sulle persone che ne sono colpite a livello emotivo (77%), sociale (67%), lavorativo (63%) e nel comportamento relazionale (53%). Quasi due terzi (62%) delle persone con arrossamento del viso concordano sul fatto che il disturbo sia imbarazzante e il 56% afferma che gli arrossamenti causano l’imbarazzo maggiore durante riunioni di lavoro, presentazioni o un colloqui di lavoro. Secondo l’indagine, quasi la metà (46%) di tutte le persone con arrossamento del viso associato alla rosacea crede che il rossore cambi la percezione degli altri nei loro confronti e i risultati dell’indagine hanno confermato tali timori: in generale la prima impressione era più negativa per i volti con arrossamento. Gli attributi fisici dell’arrossamento del viso sono stati direttamente legati a una maggiore probabilità per le persone che ne sono colpite di essere percepite come stanche, non in salute e stressate. Inoltre, a tali persone è stata attribuita una probabilità inferiore di avere una relazione e di essere assunte per un lavoro. Tali risultati sono in linea con studi psicologici che mostrano come basti un solo sguardo al volto di una persona per formulare giudizi automatici, compresa una serie di ipotesi sociali in merito alla sua personalità e altri tratti.1
Commentando i risultati, il Professor Thomas Dirschka, Direttore del Centro Derm-Clinic Wuppertal, in Germania, ha affermato: “L’arrossamento associato alla rosacea riguarda prevalentemente la regione facciale, per questo colpisce l’aspetto fisico di una persona ed è immediatamente visibile a tutti. Non si tratta soltanto di una barriera fisica, l’arrossamento del viso può diventare anche fonte di preoccupazione e imbarazzo per chi ne soffre. Ci auguriamo che coloro che sono colpiti dall’arrossamento del viso non si sentano scoraggiati dai risultati di questa indagine, ma rassicurati dal fatto di sapere che non sono soli e che possono ricevere aiuto”. Riflettendo sull’impatto nella vita quotidiana per le persone che ne sono colpite, il Dottor Dirschka ha aggiunto: “L’arrossamento del viso non deve essere un limite ed è un problema che va affrontato. I trattamenti vengono costantemente migliorati e i risultati dell’indagine evidenziano l’importanza di rivolgersi a un esperto per riuscire a controllare i sintomi della rosacea.”
L’indagine Face Values ha infatti mostrato che coloro che hanno ricevuto una diagnosi di rosacea hanno una probabilità doppia (39% contro 20%) di tenere sotto controllo i sintomi; tuttavia, la sotto-diagnosi rimane un ostacolo significativo. Per questo la campagna globale “Act on Red” si pone l’obiettivo di sensibilizzare sul problema e invitare le persone che ne sono colpite a cercare aiuto. Il programma, sostenuto da alcuni importanti dermatologi, vede come testimonial l’attrice di Sex and the City Cynthia Nixon che ha deciso di condividere la sua esperienza.
Cynthia Nixon aveva 30 anni quando ha riscontrato per la prima volta i sintomi dell’arrossamento del viso e della rosacea, spesso scatenati da cibi piccanti, vino rosso e bagni caldi. Diversi anni dopo ha ricevuto una diagnosi di rosacea durante una visita dal dermatologo per un altro problema. Nel dare il suo sostegno personale alla campagna Act on Red, Cynthia ha affermato: “Tutti noi vogliamo fare una prima impressione buona e, ovviamente, l’aspetto della pelle può giocare un ruolo fondamentale sul proprio stato d’animo e sul modo in cui gli altri ci percepiscono”. Riflettendo sulla sua esperienza, ha aggiunto: “L’arrossamento del viso faceva vacillare la fiducia in me stessa sul set e durante importanti eventi sociali; ho fatto di tutto per gestire ciò che pensavo fosse una ricorrenza dell’acne, come quando ero un’adolescente. Quindi mi sono sentita sollevata quando il dermatologo mi ha detto che si trattava di rosacea, perché ha cambiato il modo in cui posso gestire i sintomi e comprendere meglio i fattori scatenanti. Le iniziative come Act on Red sono importanti perché aiutano le persone a riconoscere i sintomi e a ricevere il sostegno professionale di cui hanno bisogno”.