sabato, Novembre 16, 2024
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Wally Toscanini, una donna schietta e generosa

La mattina del 6 gennaio 1900, il grande Arturo Toscanini, sul podio del teatro alla Scala, stava dirigendo in prova alcuni difficili passaggi musicali che richiedevano un’attenzione del tutto particolare. Inutile aggiungere che, come sempre, il maestro aveva impartito precise disposizioni affinché non venisse disturbato per qualsiasi motivo.

Ma un addetto del teatro riuscì a raggiungerlo con qualche difficoltà per sussurrargli all’orecchio che era nata sua figlia. Toscanini posò subito la bacchetta e disse agli orchestrali: ”Signori, è nata Wally. Le prove per oggi sono sospese”. E si levò subito un caloroso e scrosciante applauso.

Ormai grandicella, la ragazza amava citare che anch’essa, in quella occasione, aveva riscosso una vera e propria acclamazione scaligera ! Wally Toscanini era comunque molto severa con se stessa e non sfruttava mai l’importanza del suo altisonante cognome.

Molto dinamica e attiva, mise in atto tutte le sue premure quando la Scala fu bombardata nel 1943. Infatti, dono’ presto importanti somme in denaro e fondò l’associazione ”Amici della Scala” con lo scopo di reperire ulteriori fondi per la sua ricostruzione.

Assai democratica, tentava di contrastare con ogni mezzo la politica del Ventennio, tanto che lei rivestì un importante ruolo trai vari movimenti della Resistenza. Sempre scattante ed efficiente nel corso del dopoguerra, papà Arturo diceva amabilmente di lei: “E’ l’unica opera che non ho mai saputo dirigere”.

Molto corteggiata per la sua bellezza ed eleganza, rifiutò le troppo pressanti premure di Gabriele D’Annunzio, quelle del noto poeta e romanziere Guido da Verona, riuscì anche a tenere a bada il discreto e composto innamoramento di Charlie Chaplin.

La sua vera fiamma era tuttavia rappresentata dal bellissimo quarantenne Emanuele di Castelbarco, sposato, una relazione vivacemente contrastata dal padre. Solo dopo il divorzio di lui e il conseguente matrimonio, le acque si acquietarono in famiglia.

Ma Wally non era soltanto una bella ragazza. Si impegnava spesso in opere a favore dei piu’ deboli e collaboro’ addirittura con don Gnocchi per sostenere i piccoli mutilati di guerra. Non si stancava mai di chiedere aiuto per i piu’ bisognosi. Durante gli spettacoli scaligeri, approfittava spesso degli intervalli per richiedere amabilmente ii necessari fondi.

Ammalatasi nell’aprile del 1991, ci lasciava tra mille rimpianti nel maggio dello stesso anno.

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