di Stefania Bortolotti
Dopo innumerevoli libri sulla cellulite, altrettanti dedicati al dimagrimento, nonché numerosi sulle rughe e l’invecchiamento cutaneo, arriva finalmente nelle librerie il primo libro dedicato alle smagliature.
Destinato al grande pubblico, Smagliature – Lo stato dell’arte (OM Edizioni) è nato da un’idea del professor Domenico Amuso, medico chirurgo, specialista in Chirurgia Generale e Medicina dello Sport, vice direttore didattico del Master di Medicina Estetica e Antiaging dell’Università di Verona, docente presso la Scuola Internazionale di Medicina Estetica della Fondazione Fatebenefratelli di Roma e docente presso il Master di Medicina Estetica del viso e del benessere dell’Università di Chieti e Pescara.
Per redigere il testo sulla patologia più diffusa al mondo, il Professor Amuso è stato affiancato da medici, docenti e ricercatori che nel corso degli ultimi anni si sono specializzati nello studio e nel trattamento delle smagliature, contribuendo spesso a prestigiose pubblicazioni. Il libro, redatto a più mani, rappresenta una sintesi della conoscenza attuale di tutto ciò che riguarda la smagliatura. Il suo scopo è quello di condividere informazioni serie e supportate da pubblicazioni scientifiche con il grande pubblico e con tutte le persone che probabilmente sono colpite da queste alterazioni e ne soffrono. La smagliatura, infatti, non è solo una questione estetica, incide in sempre più casi sull’autostima delle persone e sulla loro capacità relazionale, determinando a volte complessi di difficile soluzione.
“Molto ancora si deve conoscere sulle smagliature, a partire dalla comprensione delle cause della loro insorgenza: Cushing (medico-chirurgo) pensava fossero conseguenza di una reazione biochimica mentre qualcun altro scrive siano dovute ad alterazioni meccaniche date da trazione e peso; sta di fatto che una causa specifica ad oggi non è nota” – sottolinea il Professor Amuso.
Smagliature – Lo stato dell’arte si focalizza anche sulle proposte terapeutiche. Gli studi citati sono compresi in uno spazio temporale che va dal 2000 ad oggi. E proprio questo lasso di tempo può giustificare pareri diversi: sono aumentate le aspettative e quindi quello che era apprezzabile prima può non esserlo adesso.
“La stria rimane un problema sostanziale, ma l’evoluzione tecnologica, caratterizzata anche da uno sviluppo mirato per la terapia delle smagliature, ha permesso risultati sino a pochi anni fa ritenuti impossibili, a partire dalla recuperata possibilità di abbronzare le stesse. Perché risolvere le smagliature oggi significa anche migliorare la qualità della vita, l’autostima e la relazione sociale dei pazienti” – conclude Amuso.