Nasce in un carrozzone nella cittadina di Codroipo (Udine) nel 1931 e a sei anni inizia a prendere contatto con il mondo circense, diventando cavallerizza, per poi esibirsi come acrobata, trapezista e domatrice di elefanti.
Tralasciando volutamente i suoi ottimi trascorsi di attrice cinematografica, diciamo che, ancora molto giovane, si sposa con Walter Nones, domatore di leoni e impresario. Con lui darà vita ad una attività circense ricca di grandi soddisfazioni.
Infatti, grazie alla creazione del ”Circo di Moira Orfei”, presenta spettacoli di alto livello e per lei tutto l’ambiente del circo assume un importantissimo valore. Dopo il ”Circo sul viaggio”, ecco sorgere uno spettacolo-rivista animato anche da Alighiero Noschese e cioè “Follie sul ghiaccio”. Assumerà ben duecento dipendenti e gran parte degli spettacoli raggiungono il tutto esaurito.
Si giungerà poi a ”Moira più Mosca” ove l’eleganza dei costumi e delle attrezzature in genere, il ritmo musicale impresso ad ogni riquadro e in particolare la saggia organizzazione di cui sono intrise tutte le relative rappresentazioni, è degna di nota.
E poi il gran numero di animali inseriti in pista, tra cui antilopi, zebre, bisonti, struzzi e giraffe (solo per citarne alcuni), incantano non soltanto i più piccoli, ma anche gli adulti.
Forse alcuni lettori ricorderanno una tournée all’estero piuttosto movimentata, in Iran, quando tutto il circo viene bloccato a seguito di una insurrezione popolare (anno 1977). Per fortuna, il nostro ministero degli Esteri riesce a recuperare tutto il personale, gli animali e anche le attrezzature.
Moira e il marito ottengono un prestigioso premio, il Clown d’oro, anche per l’alta scuola di equitazione presentata dai figli Stefano e Lara. Insomma, grazie a Moira, donna tenace, intelligente e dal sorriso radioso, il circo è in grado di scalare le vette più alte dello spettacolo.
Forse anche perché lei, come figura femminile, rimane sempre la stessa, non lasciandosi condizionare dalla moda. Resterà pure fedele alla sua vaporosa pettinatura. E poi nel suo cuore, oltre al circo, rimangono immutabili i valori della famiglia, una famiglia particolare che vede crescere con gioia, così come l’aveva concepita sin da ragazza.
Moira, a questo riguardo, dice che la sua ”vita risulta sempre meravigliosa, grazie ad una squadra la più affiatata al mondo”. Si spegne nel novembre del 2015, a Brescia, all’interno della sua casa mobile, costruita per i vari spostamenti delle sue adorate rappresentazioni.