di Carlo Radollovich
L’Inter ha deciso di voltare pagina, non soltanto nel cercare di essere più determinante nel gioco e di manifestare maggiore incisività sia in difesa sia in attacco, ma anche di mandare addirittura in pensione la canzone che da anni contraddistingueva il coro dei nerazzurri ossia “Pazza Inter Amala”.
La società infatti, forse nel tentativo di accantonare per sempre quella affiorante mancanza di una necessaria affidabilità o di “pazzia” che spesso coinvolgeva la squadra nel corso di diverse partite, ha voluto abbandonare quell’inno anche a scopo scaramantico, probabilmente ritenuto di cattivo auspicio nel momento di entrare sul terreno di gioco.
Ora, le gole dei tifosi si affideranno a “C’è solo l’Inter”, una nuova canzone che si presenta ben orecchiabile e decisamente più carina anche nel testo. Qui si fa riferimento al compianto vicepresidente Peppino Prisco, al fatto che il club non abbia mai conosciuto l’ “onta” della serie B, una prevedibile carica anti-Juve e altro ancora.
La squadra del Milan, per contro, non intende assolutamente sostituire la azzeccatissima canzone “Milan, Milan”, che da oltre trent’anni risuona nello stadio di San Siro. E anche il prossimo sabato, incontrando il Brescia in casa, è probabile che questo inno, commissionato a suo tempo da Silvio Berlusconi, venga cantato.
Per la verità, sono tre le canzoni che possono essere eseguite in occasione delle partite casalinghe. Oltre a “Milan, Milan”, si canta pure “Rossoneri” nonché “Sarà perché ti amo” dei Ricchi e Poveri, spesso modificata in “…sarà perché tifiamo”.
Ovviamente, per Milan-Brescia occorrerà fare il tifo con la canzone più appropriata al fine di dimenticare da subito il triste ricordo della recente partita con l’Udinese.