di Ugo Perugini
Dal 25 al 27 gennaio si è svolta la nona edizione di Affordable Art Fair dedicata agli appassionati di arte contemporanea. Un appuntamento che ha replicato il successo del passato soprattutto grazie all’idea originale che ha consentito a numerosi artisti emergenti di far conoscere le proprie opere, sottoponendole al giudizio di un pubblico attento e curioso, oltre che disposto a investire sui giovani talenti.
In tre giorni i visitatori sono stati oltre 14.000 e le vendite hanno raggiunto la cifra record di oltre 1 milione e 300 mila euro. Senza contare le numerose trattative che andranno in porto successivamente. Per dare il senso del volume di opere che sono state vendute, basti pensare che è stata utilizzata oltre un chilometro e mezzo di carta per imballaggio.
L’importanza della kermesse di Affordable Art Fair riguarda soprattutto l’originalità degli artisti presenti e la loro capacità di esplorare strade nuove dal punto di vista espressivo, cercando di stupire ma anche di lanciare messaggi importanti, con la certezza di trovare attenzione e partecipazione da parte di un pubblico sempre disponibile. Che sono poi lo stimolo più importante per chi opera in questo mondo.
Naturalmente, oltre alle esposizioni di opere, non sono mancati gli incontri che hanno approfondito alcuni temi che legano l’arte alla musica, al cinema e al food. A questo proposito, tra gli ospiti, da ricordare l’intervento di Alessandro Borghese, che ha illustrato un suo progetto legato all’arte, e il Maestro Pasticcere Sal De Riso che ha realizzato dolci ad hoc, ispirati alle forme e ai colori dell’arte. Non ci si è dimenticati nemmeno dei più piccoli con giochi, installazioni e un labirinto artistico.
Tra le Gallerie più originali, da segnalare l’inglese Bleach Box, che ha esposto foto dedicate alla città di Milano, Morotti Arte Contemporanea e PICA Photo.